CONOSCI TE STESSO
Sono mamma da poco meno di 5 anni. Una neofita nel campo della genitorialità. Scrutando mio figlio crescere una cosa l’ho ben compresa: i bambini apprendono osservando e non ascoltando. Le parole sono come foglie gettate al vento. E siamo noi il loro primo esempio. Crescono per processi imitativi, quindi, noi genitori, dobbiamo badare più ai nostri gesti che alle nostre parole. Ma poi, quando finalmente il fiume si getta nel mare, le cose cambiano in modo radicale. Le imitazioni vanno dimenticate. Nell’età adulta questo approccio deve dissolversi per sempre. E qui chiedo aiuto, per spiegarmi meglio, a un ricordo che, fin dai tempi del Ginnasio, ha sempre prodotto un assurdo rumore nella mia testa. Una riflessione che si evince dall’iscrizione greca “conosci te stesso”, che svettava sul frontone del tempio di Apollo, a Delfi. Mi chiedevo sempre che stesse a significare quell’affermazione, dal momento che, la mia percezione adolescenziale, mi suggeriva che fosse lapalissiano aver incontrato, almeno una volta nella vita, la mia persona. Quei Greci affioravano nella mia mente come un popolo affascinante ma un pò contorto. L’ho compresa molto dopo quella lapidaria, tutt’altro che ovvia, espressione. La frase originaria “gnoti s’eauton” è un’esortazione che serve ad individuarci, a collocarci in un posto ben preciso. Scopri il motivo per cui hai messo piede su questo benedetto pianeta, il motivo per cui sei nato. Se lo comprendi, avrai risposto a una delle domande che tormenta l’uomo dalla notte dei tempi. Qual è il segreto della felicità. Seguire la propria vocazione. Scoprilo a tutti i costi. In greco la parola felicità si traduce con il termine “ eu-daimonia” che , letteralmente, vuol dire, la buona riuscita del proprio demone. E per far sì che questo demone raggiunga il suo traguardo, dobbiamo seguire il nostro cuore, come suggeriva Susanna Tamaro nella parte finale del suo indimenticabile libro, “ Va’ dove ti porta il cuore”. In questo modo è possibile, sopratutto nei giovani, udire le note della loro personale e unica sinfonia. Perchè è questo quello che noi tutti siamo: esseri imperfetti ma irripetibili. Nessun altro al mondo è mai nato e mai nascerà identico a noi stessi, non avrà mai le nostre stesse caratteristiche somatiche, il nostro modo di sorridere o di passarsi la mano nei capelli…figuriamoci se potrà mai possedere un pensiero che possa avere, anche solo minimamente, una lieve sfumatura che possa avvicinarsi alla nostra! Confortante, alla faccia di tutti quelli che oggi puntano all’omologazione di massa! Il conformismo, infatti, al contrario, appiattisce le coscienze, riduce in cenere l’entusiasmo e ammaina, per sempre, i sogni. Sembra assurdo, ma molti non si conoscono, soprattutto noi adulti. Stringiamo la mano a degli estranei per “presentarci”, senza mai aver fatto le “presentazioni” al nostro vero Io. Cerchiamo ogni espediente possibile per alienarci dal nostro essere e per non passare dei momenti silenziosi con la nostra parte più intima, in cui saremmo costretti a fare, se non altro, le prime imbarazzanti conversazioni di circostanza. Come al solito la nostra alba più bella sono le nuove generazioni. Loro sanno mettersi in gioco, riescono ad apprendere nuovi concetti e a raccogliere nuovi consigli. Vorrei che disfacessero le valigie, anche se magari piene di indumenti invernali, nel caso in cui si rendessero conto che la strada per raggiungere il loro daimon, prevedesse una meta dove il sole, raggiunge, allo zenit, i 50 gradi centigradi. Ma sono certa che solo loro sono in grado di volare anche senza paracadute! Quindi mie indomiti ragazzi gioite in faccia alla vita, alla vostra aretè, quando l’avrete trovata, proprio come fanno i girasoli quando cercano il sole, respirate a pieni polmoni la vostra passione, fino quasi a farvi scoppiare il cuore. Questo è il segreto della felicità che, gentilmente, si è conservato ed è giunto fino a noi, dalla sapiente Grecia, attraverso i secoli. Buona vita e non lasciate mai la mano al vostra passione.
Al prossimo pensiero, in libertà.
Veronica.
♥️
RispondiEliminaI figli sono lo specchio dei genitori
RispondiEliminaE’ vero ma in parte, perche se pensi… alcune persone sono convinte che i figlia siano tela bianca su cui dipingere ma invece hanno gia un profilo caratteriale proprio.. e hanno bisogno solamente come spugne di osservare e sorbire tutto cio che viene ben coltivato e vissuto in casa .
Ogni cosa negativa e brutta viene sorbita.
Ogni cosa positiva, bella, educativa viene sorbita.
Quindi cari genitori.. siate il giusto riflesso.. loro saranno specchio.
Non imponete la vostra educazione, ma osservateli e capite il loro messaggio.. dai segnali che danno c e sempre dietro un perche che servira’ anche come evoluzione per voi genitori.. per aprire strade, tunnel o percorsi nuovi.. se serve..
Esempio: come mai fa questo?!
Proviamo a pensare se magari qualcosa e’ stato travisato, o ha segnato il suo percorso.. pensiamoci sempre
Perche’ siamo nel mondo dell’immediato… con i cellulari e i messaggi subliminari.. ma nessuno accende la mente,si ferma e pensa al come mai nel profondo..
Ha visto senz altro dai genitori qualcosa…o magari non gli sono state date regole giuste,o gli sono state date con cattivo metodo, ad ogni bambino serve un modo diverso per spiegare,dire, insegnare…ma non serve nessuna laurea con lode per poterlo fare… serve solo cuore cervello e istinto ..
io credo che non sia importante il mio sesso, ma pero’ e’ importante sapere che queste basi umane .. le cerco anche se non sono ancora genitore.. quindi importa sapere che non tutto s’impara diventandoci.. non tutto viene automatico.. cercate di evolvervi e rendervi attuali al nuovo mondo che sta nascendo.
Al prossimo pensiero come dice la scrittrice in liberta’♥️
La libertà ci farà liberi
EliminaBrava, Vero ❣️a ciascuno il suo metodo
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